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Un piano casa nazionale è urgente: il settore chiede riforme strutturali

Piano casa urgente

Durante l’ultimo incontro al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, il settore immobiliare ha ribadito la necessità di un intervento organico per affrontare in modo strategico la questione abitativa in Italia. Al centro del dibattito, il decreto Salva Casa, già in fase applicativa, e la richiesta di una riforma profonda del Testo Unico dell’Edilizia, insieme alla definizione di un vero e proprio Piano Nazionale sulla Casa. Gli operatori del settore, guidati da Fiaip, sottolineano che la semplice sanatoria delle irregolarità, pur utile, non è sufficiente. Serve una visione più ampia che includa interventi pubblici e incentivi per l’iniziativa privata, finalizzati a incrementare l’offerta di abitazioni, calmierare i prezzi e rendere l’accesso alla casa più equo e sostenibile. Dopo oltre 70 anni di assenza di un piano abitativo nazionale, si chiede oggi un cambio di passo: un piano strutturato che integri edilizia pubblica, sociale e privata, con criteri di premialità fiscale e soluzioni tecniche moderne. Un esempio sono i partenariati pubblico-privato, strumenti già adottati in altri Paesi europei per costruire case in tempi brevi e a costi accessibili. Altro punto cruciale è la necessità di tutelare la proprietà privata. L’introduzione di garanzie giuridiche efficaci in caso di morosità potrebbe spingere molti proprietari a immettere sul mercato abitazioni oggi sfitte. In Italia, si stima ci siano circa 10 milioni di unità abitative non utilizzate: riportarle in circolazione, anche attraverso la locazione agevolata, avrebbe effetti positivi su tutto il sistema. Il Presidente Fiaip, Gian Battista Baccarini, ha accolto con favore le linee interpretative al decreto Salva Casa, sottolineando come esse rappresentino uno stimolo concreto per la regolarizzazione del patrimonio immobiliare esistente. Tuttavia, ha ribadito che è giunto il momento di accelerare: senza una visione strategica a lungo termine, l’Italia rischia di trovarsi impreparata di fronte alle future direttive europee in materia di alloggi. La sfida è duplice: da un lato rispondere alle esigenze delle famiglie, sempre più in difficoltà a causa del caro affitti e dei prezzi immobiliari; dall’altro stimolare una crescita sostenibile del mercato, capace di generare valore per il Paese. Il messaggio è chiaro: servono politiche strutturali e condivise, prima che sia l’Europa a imporle.

Legge Salva Casa: le nuove linee guida sbloccano il mercato

Legge salva casa

Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha presentato le attese linee guida attuative della Legge Salva Casa (Legge 105/2024), un provvedimento che punta a sanare milioni di piccole irregolarità edilizie che, fino ad oggi, bloccavano vendite, mutui e regolarizzazioni. Tra le principali novità spicca la possibilità di semplificare la verifica dello “stato legittimo” dell’immobile. Non sarà più necessario ricostruire tutta la storia edilizia dalla costruzione ad oggi: basterà partire dall’ultimo intervento autorizzato, a patto che siano noti i riferimenti dei titoli precedenti e che il Comune non abbia sollevato obiezioni in passato. Una seconda grande innovazione è la “sanatoria multipla”: il cittadino potrà presentare un’unica domanda per sanare una difformità edilizia e contestualmente richiedere il cambio d’uso dell’immobile. Questa procedura, che comporta un solo titolo abilitativo, riduce drasticamente tempi e costi. Anche gli immobili vincolati godranno ora di una maggiore flessibilità. Il decreto consente la sanatoria anche in presenza di aumenti di volume o superficie, purché vengano acquisite le necessarie autorizzazioni paesaggistiche entro termini certi e con il meccanismo del silenzio-assenso. Particolare attenzione è stata posta agli edifici costruiti prima del 1977, per i quali mancava una chiara disciplina in caso di varianti. Oggi, con una semplice SCIA in sanatoria e il pagamento di una sanzione, si potrà regolarizzare ciò che prima era considerato insuperabile. Altra novità riguarda l’ampliamento delle “tolleranze costruttive”: errori di minima entità (es. scostamenti tra progetto e realizzazione) saranno più facilmente sanabili, anche su immobili soggetti a vincoli, evitando inutili procedimenti autorizzativi. Sul piano economico, sono state definite le sanzioni applicabili, calibrate in base all’aumento del valore dell’immobile. In caso di interventi minori, è previsto un pagamento minimo compreso tra 516 e 10.328 euro. Infine, due interventi semplificano il mutamento di destinazione d’uso: il primo chiarisce che sarà sempre ammesso tra categorie funzionali affini (residenziale, turistico, commerciale, ecc.); il secondo esonera dal pagamento degli oneri di urbanizzazione primaria e dalla cessione di aree, evitando aggravi burocratici ed economici. In sintesi, la Legge Salva Casa, ora rafforzata dalle linee guida operative, rappresenta una svolta concreta per il mercato immobiliare, facilitando la regolarizzazione di immobili, lo sblocco delle compravendite e una maggiore trasparenza per i cittadini e gli operatori del settore. Ricordiamo che sarà la parte Venditrice a dover fornire la regolarità urbanistica e catastale dell’immobile. Noi come Studio Immobiliare vi aiutiamo a verificare la conformità del vostro immobile, tramite la documentazione e un sopralluogo, se saremo in presenza di difformità si dovrà ricorrere ad un tecnico specializzato per intervenire al fine di certificare le avvenute sanatorie, prima di poter procedere con la stipula del rogito notarile.

Legge di Bilancio 2025: luci e ombre per il settore immobiliare

legge bilancio 2025

La Legge di Bilancio 2025 introduce una serie di misure che avranno ripercussioni rilevanti sul settore immobiliare italiano. Con una manovra da 30 miliardi di euro, il Governo ha scelto di puntare su una riduzione della pressione fiscale e su misure di sostegno ai redditi medio-bassi, ma senza adottare interventi strutturali incisivi per il comparto immobiliare. Tra le note positive, va segnalato il rifinanziamento triennale del Fondo di Garanzia Consap per i mutui prima casa, seppure con un focus ristretto su categorie considerate “deboli” (giovani, famiglie monogenitoriali, nuclei con figli minori,) etc. Tra le delusioni, invece, spiccano due mancate riforme: l’estensione della cedolare secca alle locazioni commerciali e la detraibilità della provvigione per entrambe le parti in compravendite e locazioni residenziali. Si tratta di proposte portate avanti dalle principali associazioni del settore, ma non accolte nella legge, le associazioni di categoria non si arrendono e prevedono di riproporre le riforme ad oggi escluse, al prossimo tavolo con le istituzioni. Altra novità significativa riguarda la proroga a due anni del termine per vendere la vecchia abitazione mantenendo i benefici fiscali “prima casa” sull’acquisto della nuova. Questo cambiamento porta maggiore serenità nei frequenti casi di passaggio da un’abitazione all’altra. Concederà tempi più lunghi ai clienti per una “permuta indiretta“ senza dover procedere a scontistiche per scadenza dei termini e rinunciare al reale valore di mercato, dell’unità immobiliare. La legge sancisce però anche la fine del Superbonus e introduce ulteriori limiti per accedere agli altri incentivi edilizi, ponendo maggiore attenzione a reddito e composizione familiare. Le previsioni per il 2025 sono comunque ottimistiche: ci si attende oltre 700.000 compravendite, spinte anche dai recenti ribassi dei tassi d’interesse sui mutui. Dopo mesi di incertezza, torna la fiducia grazie alla politica più accomodante della Banca Centrale Europea. Il ruolo degli agenti immobiliari sarà cruciale: non solo come operatori economici, ma come promotori di fiducia in un contesto dove l’investimento immobiliare continua a rappresentare uno dei mezzi più solidi per proteggere i risparmi dall’inflazione. È proprio nei momenti di cambiamento che la professionalità e la capacità di orientare i clienti fanno la differenza. Noi della MULE’ STUDIO IMMOBILIARE saremo sempre di supporto e di garanzia verso tutti i nostri clienti che si troveranno a dover fare delle scelte ed investimenti importanti nel realizzare il giusto compromesso tra acquisto e vendita.

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